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04/07/2025 18:57
Mentre fuori impazza il caldo all'interno, impazza la guerra tra le perizie. Nella giornata di venerdì è andata in scena alla questura di Milano un altra udienza dell'incidente probatorio sul delitto di Garlasco. L'elemento più rilevante, che è finito sotto la lente dei periti è senza dubbio il frammento del tappetino del bagno con una macchia di sangue, che è stato analizzato assieme agli ultimi 4 acetati e a parte del materiale biologico prelevato a Chiara. Dalla mattina alle 11 nei laboratori della questura si sono chiusi l'avvocata di Andrea Sempio, indagato nella seconda inchiesta, Angela Taccia, e quella di Alberto Stasi, condannato in via definitiva per l'omicidio dell'ex fidanzata Chiara Poggi, assieme ai periti Luciano Garofano per Andrea Sempio e Dario Redaelli per la famiglia Poggi. Nessun perito era presente per Alberto Stasi, sebbene sia stato proprio un'analisi del dna del genetista Ugo Ricci, che attraverso una proiezione statistica ha attribuito il dna sulle unghie di Chiara ad Alberto Stasi. Luciano Garofano ha rimesso in discussione anche questo intervento.
Ma il dna non è stato l'unico tema su cui c'è stata battaglia. Anche l'impronta 33, secondo i periti di Sempio, in contrasto con quanto sostenuto dalla procura, non sarebbe dell'indagato, perché ci sono soltanto cinque minuzie in comune. Insomma tutto da rifare e anche per questo la famiglia di Chiara Poggi tramite il dattiloscopista Dario Redaelli ha proposto un incidente probatorio per le impronte. I risultati delle perizie della giornata di venerdì potrebbero essere pronti addirittura per l'inizio della prossima settimana.