Cerca nel sito

Cerca telefono

cognome o nome azienda

Videonews


30/04/2025 10:34
Da adesso in poi Trenord terrà conto delle soppressioni parziali dei treni. Quindi anche i convogli che non arriveranno a destinazione saranno conteggiati nel calcolo degli indennizzi ai pendolari. La decisione comunicata dall’assessore regionale ai trasporti, Franco Lucente, fa scoppiare però la polemica politica.
A sollevarla è stato il gruppo regionale del Partito Democratico, che ricorda come il tutto sia nato nel luglio scorso dopo il procedimento sanzionatorio avviato dall’Autorità di regolazione dei trasporti. “Lucente, e con lui la giunta Fontana, dovrebbe chiedere scusa ai pendolari e non far passare una retromarcia obbligata per un atto di generosità”, fa sapere in una nota il consigliere “dem”, Simone Negri.
L’esponente del Pd si domanda poi quando verrà ripristinato il vecchio sistema dei bonus erogato ai pendolari in caso di ritardi dei treni. Da poco più di un anno, si tiene conto dei ritardi dei treni a quindici minuti e non più a cinque. Inoltre il bonus non viene più erogato automaticamente ai pendolari, ma soltanto su richiesta dell’utente.
Intanto sono uscite le rilevazioni di Trenord per il mese di febbraio, quelle che tengono appunto conto delle soppressioni parziali dei treni. Lucente sottolinea, in una nota, come il provvedimento sia andato nella direzione da lui auspicata, per non penalizzare i viaggiatori che hanno diritto a trasporti adeguati e puntuali.
Spiegazioni che non hanno convinto la minoranza regionale del Pd, che si chiede se le soppressioni parziali dei treni verranno conteggiate anche per i mesi precedenti o se tutto finirà in cavalleria. Intanto tre linee sono finite in bonus per il mese di febbraio. Per il territorio pavese, c’è la Pavia-Mortara-Vercelli, rifatta nell’estate di un anno fa. A viaggiare in ritardo è stato il 10,64% dei treni programmati sulla tratta.
La Milano-Mortara-Alessandria è la seconda peggiore del Pavese con il 9%, seguita di poco dalla Pavia-Torre Beretti-Alessandria, comunque non in bonus. A viaggiare in ritardo in tutto poco meno del 7% dei convogli di Trenord.