Eventi a Vigevano:

Dal 09-03-2025 al 19-10-2025
AMORI E PASSIONI - Attualità del melodramma
Dal 17-05-2025 al 01-06-2025
"TRATTI D'ANIMA"
Dal 31-05-2025 al 01-06-2025
ABITARE IL FUTURO
Dal 01-06-2025 al 01-06-2025
LEONARDO. GLI SCACCHI. GLI SFORZA

Vedi tutti

Grazie a

Cerca nel sito

Cerca telefono

cognome o nome azienda

Videonews


26/05/2025 16:25
Una scritta in ebraico, un messaggio che esclude e discrimina: “Gli israeliani sionisti non sono i benvenuti qui”: è il cartello apparso sulla vetrina di una merceria in pieno centro a Milano, in via Statuto 18.
Non un errore, non un fraintendimento: un messaggio diretto, scritto in una lingua che pochi possono leggere, ma che chi conosce ha riconosciuto subito per quello che è.
Era il 21 maggio quando la scritta ha cominciato a circolare sui social, accompagnata da foto e video. In uno, diventato virale, si vede una donna – cittadina italiana e israeliana – entrare nel negozio per chiedere spiegazioni. Viene cacciata fuori, bruscamente.
Da lì, l’indignazione cresce, si diffonde, esige una risposta. Così, lunedì 26 maggio, due consiglieri comunali di Milano, Daniele Nahum e Gianmaria Radice, entrambi del gruppo dei Riformisti, si sono presentati in Questura per sporgere denuncia contro i titolari dell’attività. Con loro anche la donna protagonista del video.
Il cartello, nel frattempo, è stato rimosso. Ma resta la ferita, profonda e visibile. Perché non si tratta solo di un gesto isolato, ma di un segnale, di un clima che preoccupa. Un episodio che, per Nahum, rappresenta una deriva pericolosa: quella in cui l’odio si mimetizza da opinione, la discriminazione da presa di posizione politica.

I consiglieri evidenziano quanto sia fondamentale distinguere tra le politiche del governo Netanyahu e il popolo israeliano, ma secondo Nahum le critiche al governo non possono essere la giustificazione per sfogare l’antisemitismo.