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22/05/2025 17:46
Un altro lutto scuote il quartiere Corvetto. A pochi mesi dalla tragica morte di Ramy Elgaml, il 24 novembre scorso, vittima di un incidente dopo un inseguimento con i carabinieri, la comunità piange la scomparsa di Mahmoud Mohamed, 21 anni, deceduto il 21 maggio in via Marco d’Agrate mentre era in sella a uno scooter.

Mahmoud e Ramy erano amici d’infanzia. Cresciuti insieme in via Mompiani, condividevano non solo l’origine magrebina, ma anche un legame profondo nato tra i cortili e le strade del quartiere. La loro storia si intreccia tragicamente nella cronaca, segnata da dinamiche diverse ma accomunate da un epilogo drammaticamente simile: la morte prematura di due giovani ragazzi.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Mahmoud avrebbe tentato di evitare un controllo di polizia. Alla guida di uno scooter privo di targa e con componenti rubate, e senza patente, alla vista di una volante avrebbe accelerato per fuggire, perdendo però il controllo del mezzo. Lo schianto contro un semaforo si è rivelato fatale. Trasportato d'urgenza all’ospedale Humanitas, è morto poco dopo il ricovero.

A differenza del caso Elgaml, stavolta le immagini di videosorveglianza sembrano escludere qualsiasi responsabilità diretta delle forze dell’ordine: il video mostra infatti che la pattuglia della polizia è arrivata sul luogo dell'incidente con almeno dieci, forse quindici secondi di ritardo rispetto allo scooter. Nessun contatto, nessun inseguimento serrato: solo la paura, forse, ha guidato le azioni di Mahmoud.

Il giovane viveva a Brembate, nel Bergamasco, ma il suo cuore era rimasto al Corvetto. Nato in Libia da padre egiziano e madre marocchina, lavorava a Grumello, sempre nella provincia di Bergamo. La salma sarà trasferita in Marocco, dove sarà sepolto.

Due storie diverse, due destini incrociati. Ramy e Mahmoud, amici cresciuti insieme, accomunati da un tragico destino che oggi lascia un vuoto profondo nel quartiere.