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12/06/2025 17:17
Avrebbero offerto cure odontoiatriche di bassa qualità senza essere dentisti: per questo i carabinieri hanno denunciato tre persone, due sorelle e un uomo, che lavoravano in un laboratorio di Vigevano. In un caso, una paziente ha dichiarato di aver ricevuto avance sessuali in cambio di uno sconto sulle prestazioni.
Le due sorelle erano titolari del laboratorio: qui, secondo quanto riferito dagli inquirenti, sarebbero avvenute le prestazioni secondo un sistema illecito e consolidato e con una precisa suddivisione dei ruoli. Delle tre persone finite nei guai, una sola, una donna, è risultata abilitata alla professione di odontotecnico (ma non di medico), gli altri due sembra fossero del tutto sprovviste di titoli.
Ora tutti e tre sono indagati per esercizio abusivo della professione sanitaria, l'uomo anche per violenza sessuale per le avance che avrebbe rivolto alla paziente che con la sua denuncia ha fatto scattare le indagini. Intanto il laboratorio, uno studio e le abitazioni degli indagati sono stati perquisiti dai carabinieri che hanno sequestrato trapani, frese, bisturi e altre attrezzature, timbri riconducibili a medici realmente abilitati e cartelle cliniche.
Alcuni pazienti hanno confermato di essere stati visitati dalle due donne che, tra le altre cose, hanno applicato protesi, sempre senza la presenza di un medico abilitato. Le prestazioni sarebbero state saldate in contanti, senza emissione di ricevute fiscali per evitare, secondo gli investigatori, ogni forma di tracciabilità.