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03/07/2025 17:41
Da tanto tempo portare il cognome del padre è diventato ovviamente motivo di disagio. Per questo motivo, l’ex compagna di Alessandro Impagnatiello, condannato all’ergastolo per l’omicidio di Giulia Tramontano, ha chiesto, e ottenuto, di cambiare il cognome del figlio, avuto dall’ex barman, che uccise la sua fidanzata nel maggio di due anni fa, a Senago, nel Milanese.
La richiesta formale è stata presentata alla Prefettura di Monza e Brianza che l’ha accolta. Il piccolo non porterà più il cognome di Impagnatiello, a cui già il Tribunale per i minori di Milano, lo scorso marzo, aveva tolto la responsabilità genitoriale. La madre, che ebbe una relazione con Impagnatiello precedente a quella con Giulia Tramontano, ha quindi ottenuto l’affidamento esclusivo del bambino.
La richiesta di cambio del cognome del figlio è stata accolta dalle autorità, dopo aver ritenuto valide le motivazioni personali, psicologiche e sociali presentate dai legali nell’istanza. Come spiega l’avvocato della donna, il cognome del padre è diventato, per il piccolo, “un motivo di disagio”. Il cambio diventerà effettivo nel giro di 30 giorni.
Alessandro Impagnatiello è stato condannato in primo e secondo grado all’ergastolo per l’omicidio della compagna Giulia Tramontano, uccisa il 27 maggio di due anni fa nella loro casa di Senago. L’uomo aveva inferto 37 coltellate alla donna, che era al settimo mese di gravidanza. Di recente, nella sentenza di appello, i giudici hanno escluso l’aggravante della premeditazione del delitto.