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03/09/2025 17:19
Dal divorzio del cantante Alex Britti a presunti retroscena sulle stragi di mafia del 1993: l’inchiesta milanese sul dossieraggio tocca un ampissimo ventaglio di fatti della società italiana. Il cantautore chitarrista romano compare tra le carte depositate dalla procura per la chiusura del primo filone di indagine che ruota attorno alla società Equalize e si riferisce all’audizione che Britti rese ai magistrati a maggio. Già da mesi si era fatto iscrivere dai suoi legali come persona offesa in quanto, secondo le indagini, era stato fatto mettere sotto controllo dall’ex suocero Fulvio Pravadelli (direttore generale della Veneranda Fabbrica del Duomo). L’obiettivo sarebbe stato quello di carpire informazioni utili alla difficile pratica di divorzio in corso. Gli uomini di Equalize, secondo le accuse, dopo aver effettuato un accesso abusivo agli archivi della polizia senza trovare nulla, avevano inscenato un finto controllo ad Alex Britti e al suo manager alla stazione Centrale di Milano, forse nella speranza di trovare loro addosso della droga (cosa che non accadde). “Avevo il timore di attacchi ma mai avrei pensato potessero arrivare a quanto è emerso dall’inchiesta”, è quanto messo a verbale dal cantautore, il quale ha inoltre affermato che il suo avvocato, durante la causa di separazione, era stato avvicinato da qualcuno che lo invitava a prendersela con calma con Pravadelli (nel frattempo uscito dall’inchiesta) perché “persona molto influente”. Equalize, a cui l’ex suocero di Britti si sarebbe rivolto, poteva in effetti avere a disposizione personaggi inseriti in ambienti abituati ad avere a che fare con questioni ben più delicate di un divorzio. È notizia di martedì che il tecnico informatico Nunzio Samuele Calamucci, tra gli indagati dell’inchiesta su Equalize, è stato sentito come testimone nientemeno che per l’indagine della procura di Firenze sulle stragi di mafia del 1993. Calamucci, in un’intercettazione finita tra le carte dell’inchiesta Equalize, avrebbe parlato di documenti tratti dall’archivio dell’ex carabiniere Vincenzo De Marzio, anch’egli indagato e spesso citato come ex appartenente ai servizi segreti. Un’archivio che sarebbe stato a disposizione di Equalize, e che avrebbe attirato l’attenzione di chi indaga sulle stragi del ’93. Di cosa si sia parlato nell’interrogatorio non è dato sapere dato che il verbale, a differenza di quello riguardante Alex Britti, è stato secretato. Si sa solo che Calamucci ha risposto a tutte le domande che gli sono state rivolte.
Da Alex Britti alle stragi del '93: i mille rivoli dell'inchiesta Equalize - YouTube
https://www.youtube.com/watch?v=xfWRxrG3aH0
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(00:01) Dal divorzio del cantante Alex Britti a presunti retroscena sulle stragi di mafia del 1993. L'inchiesta milanese sul dossieraggio tocca un ampissimo ventaglio di fatti della società italiana. Il cantautore chitarrista romano compare tra le carte depositate dalla procura per la chiusura del primo filone di indagine che ruota attorno alla società Equali e si riferisce all'audizione che Britti rese ai magistrati a maggio.
(00:26) Già da mesi si era fatto iscrivere dai suoi legali come persona offesa, in quanto, secondo le indagini, era stato fatto mettere sotto controllo dall'ex suocero Fulvio Pravadelli, direttore generale della Veneranda Fabbrica del Duomo. L'obiettivo sarebbe stato quello di carpire informazioni utili alla difficile pratica di divorzio in corso.
(00:44) Gli uomini di Equalize, secondo le accuse, dopo aver effettuato un accesso abusivo agli archivi della polizia senza trovare nulla, avevano inscenato un finto controllo ad Alex Britti e al suo manager alla stazione centrale di Milano, forse nella speranza di trovare loro addosso della droga, cosa che non accadde.
(01:03) Avevo il timore di attacc mai avrei pensato potessero arrivare a quanto emerso dall'inchiesta e quanto messo a verbale dal cantautore, il quale ha inoltre affermato che il suo avvocato, durante la causa di separazione, era stato avvicinato da qualcuno che lo invitava a prendersela con calma con Pravadelli, nel frattempo uscito dall'inchiesta perché persona molto influente.
(01:24) Ali, a cui l'ex suocero di Britty si sarebbe rivolto, poteva in effetti avere a disposizione personaggi inseriti in ambienti abituati ad avere a che fare con questioni ben più delicate di un divorzio. È notizia di martedì che il tecnico informatico Nunzio Samuele Calamucci, tra gli indagati dell'inchiesta su Equali, è stato sentito come testimone niente meno che per l'indagine della Procura di Firenze sulle stragi di mafia del 1993.
(01:47) Canamucci, in un'intercettazione finita tra le carte dell'inchiesta Equalizz, avrebbe parlato di documenti tratti dall'archivio dell'ex carabiniere Vincenzo De Marzio, anche'egli indagato e spesso citato come ex appartenente ai servizi segreti. Un archivio che sarebbe stato a disposizione di Equalizz e che avrebbe attirato l'attenzione di Kindaga sulle stragi del 93.