Eventi a Vigevano:

Dal 09-03-2025 al 19-10-2025
AMORI E PASSIONI - Attualità del melodramma
Dal 17-05-2025 al 01-06-2025
"TRATTI D'ANIMA"
Dal 31-05-2025 al 01-06-2025
ABITARE IL FUTURO
Dal 01-06-2025 al 01-06-2025
LEONARDO. GLI SCACCHI. GLI SFORZA

Vedi tutti

Grazie a

Cerca nel sito

Cerca telefono

cognome o nome azienda

Videonews


27/05/2025 17:04
Dopo mesi di silenzi, arrivano due confessioni chiave sull’omicidio di Vittorio Boiocchi, lo storico capo ultrà dell’Inter ucciso a Milano il 29 ottobre 2022.
A parlare, davanti al pm della Dda Paolo Storari, sono stati Pietro Andrea Simoncini – uno dei due presunti sicari – e Marco Ferdico, ex membro del direttivo della Curva Nord, già in carcere da settembre nell’ambito della maxi inchiesta sulle curve.
Simoncini, suocero di Ferdico, ha ammesso di aver guidato lo scooter la sera dell’omicidio. A sparare, secondo lui, fu Daniel D’Alessandro, già arrestato in Bulgaria ed estradato.
Ma dietro l’omicidio non c’è solo un regolamento di conti. C’è una ragnatela di rapporti familiari e gerarchie da curva. A dare l’ordine, secondo le indagini, è stato Andrea Beretta, ex leader della curva già in carcere per l'omicidio di Antonio Bellocco e oggi collaboratore di giustizia. Voleva far fuori Boiocchi per prendersi il controllo degli affari: merchandising, biglietti, parcheggi, tutto l’indotto di San Siro. Sarebbe stato lui a pagare 50mila euro. Il denaro sarebbe finito nelle mani di Marco Ferdico, suo braccio destro e volto social della Nord, che avrebbe gestito l’organizzazione logistica, coinvolgendo il padre Gianfranco e ha delegato l’azione al suocero, proprio Pietro Andrea Simoncini.
Ferdico, dal canto suo, ha confessato il proprio ruolo nell’organizzazione del delitto, confermando quanto raccontato da Beretta.
Dopo le confessioni incrociate di Beretta, Ferdico e Simoncini, la strada sembra ormai segnata anche per gli altri tre arrestati. Una strategia difensiva – suggeriscono fonti giudiziarie – che punta ad alleggerire le posizioni ed evitare l’ergastolo.
Inchiesta ultrà Omicidio Boiocchi - Ferdico e Simoncini confessano l'omicidio - YouTube
Trascrizione del Video:
Dopo mesi di silenzi arrivano due confessioni chiave sull'omicidio di Vittorio Boiocchi, lo storico capultra dell'Inter ucciso a Milano il 29 ottobre 2022. A parlare davanti al PM della DDA Paolo Storari sono stati Pietro Andrea Simoncini, uno dei due presunti sicari, e Marco Ferdico, ex membro del direttivo della curva nord, già in carcere da settembre nell'ambito della maxi inchiesta sulle curve milanesi.
(00:26) Simoncini, suocero di Ferdico, ha ammesso di aver guidato lo scooter la sera dell'omicidio. A sparare, secondo lui, fu Daniel D'Alessandro, già arrestato in Bulgaria ed è estradato. Ma dietro l'omicidio non c'è solo un regolamento di conti, c'è una ragnatela di rapporti familiari e gerarchie da curva.
(00:45) A dare l'ordine, secondo le indagini, è stato Andrea Beretta, ex leader della curva nord, già in carcere per l'omicidio di Antonio Bellocco e oggi collaboratore di giustizia. Beretta voleva fare fuori boiocchi per prendersi il controllo degli affari, merchandising, biglietti, parcheggi, tutto l'indotto di San Siro. Sarebbe stato lui a pagare €50.
(01:05) 000, Il denaro sarebbe finito nelle mani di Marco Ferdico, suo braccio destro e volto social della Nord, che avrebbe gestito l'organizzazione logistica coinvolgendo il padre Gianfranco e delegando l'azione al suocero proprio Pietro Andrea Simoncini. Ferdico dal canto suo, ha confessato il proprio ruolo nell'organizzazione del delitto confermando quanto raccontato da Beretta.
(01:28) Dopo le confessioni incrociate di Beretta, Ferdico e Simoncini. Ora la strada sembra ormai segnata anche per gli altri tre arrestati. Una strategia difensiva, suggeriscono fonti giudiziarie che punta così ad alleggerire le loro posizioni ed evitare l'ergastolo.