09/06/2025 11:23
“Chiediamo misure se necessario straordinarie per riaprire il palazzo del ghiaccio Agorà nel più breve tempo possibile, mettendolo al più presto in sicurezza.”
È il cuore dell’ordine del giorno approvato dal Consiglio del Municipio 6 di Milano, con larghissima maggioranza – unica eccezione Fratelli d’Italia – su proposta dei consiglieri Niccolò Orlando (PD) e Francesco Fumagalli (Lista Sala). Una richiesta urgente: salvare una delle strutture sportive più importanti del capoluogo lombardo.
L’immobile di via dei Ciclamini, nel quartiere Lorenteggio, zona sud-ovest della città, ha rappresentato per oltre trent’anni il centro nevralgico per il ghiaccio milanese. Un punto d’incontro tra agonismo e attività di base, aperto a scuole, famiglie e centinaia di giovani.
Da gennaio 2023, però, i cancelli sono chiusi. Gravi problemi gestionali hanno portato allo stop delle attività, mentre l’edificio è scivolato nell’abbandono. Tra occupazioni abusive e degrado, la situazione è precipitata lo scorso maggio, con due incendi a distanza di pochi giorni: il primo il 12, il secondo il 18. Le fiamme hanno aggravato ulteriormente i danni, cancellando anni di storia e alimentando un senso di vuoto nella comunità.
Verso la fine di maggio, l’assessora allo Sport Martina Riva ha annunciato una svolta. Dopo mesi di stallo, il Comune sembrerebbe pronto a rilanciare l’intervento, con un progetto concreto, in parte legato a un partenariato pubblico-privato. L’obiettivo: riqualificare la struttura e restituirla alla città.
Una pista moderna, sicura, pronta per tornare a ospitare sport di alto livello, si spera, anche in vista dei Giochi Olimpici Invernali di Milano-Cortina 2026.