Nel sondaggio sulla qualità della vita la provincia di Pavia guadagna 10 posti e passa dal 73esimo posto del 2017, al 63esimo del 2018, ma rimane l’ultima delle province lombarde.

La Qualità della vita viene calcolata su 42 indicatori suddivisi in sei macro-aree: ricchezza e consumi, affari e lavoro, ambiente e servizi, demografia e società, giustizia e sicurezza, cultura e tempo libero. Milano, per la prima volta, si piazza nei primi posti in 7 categorie su 42 ed è, quindi, la provincia più vivibile d’Italia, le altre province lombarde e il triveneto sono tra le prime posizioni, mentre bisogna arrivare alla 73esima posizione per trovare Ragusa, la prima provincia del sud; chiude la classifica Vibo Valentia.

I punti a favore della provincia di Pavia sono il 9  posto su 107 per i delitti legati al consumo di droga in riferimento alle cause iscritte in tribunale in proporzione al numero di abitanti; è al 33esimo posto per la durata dei processi che durano in media 221, contro i 119 di Ferrara che è prima e i 1000 giorni di Vibo Valentia che è ultima; per i prezzi di acquisto delle case è al 24esimo posto e per ricchezza è al 45esimo; per l’ambiente è al 51 esimo posto e sono inclusi anche i servizi come i trasporti.

I punti sfavorevoli della provincia sono: i furti d’auto in cui si piazza all’82esimo posto; le iniziative culturali e il tempo libero penalizzano la provincia relegandola all’86esimo posto; anche per quanto riguarda affari e lavoro si piazza al 90esimo posto; si piazza all’81esimo posto anche per gli affitti piuttosto alti e passa, addirittura, al 103esimo posto per il rischio idrogeologico, l’indice climatico e la speranza di vita media alla nascita che è di 82 anni.

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