Asm toglie i premi a chi allatta o dona il sangue

  • Categoria: Territorio
  • Pubblicato: Martedì, 02 Aprile 2024 09:46
  • 02 Apr

Veronica Passarella, amministratrice unica di Asm Vigevano e Lomellina Spa, e la rappresentanza sindacale interna hanno firmato un accordo che riduce il premio a chi allatta un figlio, dona il sangue, prende il congedo parentale o usufruisce della malattia a ridosso dei ponti.

Se l’ultima condizione può essere dettata da un uso eccessivo della malattia a ridosso dei ponti da parte di qualche furbo per evitare l’iter di richiesta delle ferie che spesso prevede una turnazione, ridurre il premio a chi allatta un figlio o chiede il congedo parentale va contro tutte le politiche per la famiglia di cui si parla negli ultimi anni per il ridurre il crollo delle nascite.

La donazione del sangue viene equiparata al più generico “volontariato”, ma non tiene conto che in Italia ogni anno sono necessarie circa 2.500.00 unità di sangue intero e circa 860.000 kg di plasma, poiché il sangue è un presidio terapeutico prezioso e non riproducibile in laboratorio, i donatori sono fondamentali per garantire terapie indispensabili per la sopravvivenza (leucemia, tumori, emorragie, talassemia).

La donazione è un atto che salva vite ogni giorno: servono da 2 a 10 sacche di globuli rossi per curare un ferito grave in un incidente, fino a 10 sacche di globuli rossi per un trapianto di cuore, fino a 40 sacche di globuli rossi per un trapianto di fegato, da 30 a 50 sacche di globuli rossi per garantire una vita normale a un talassemico, servono 1.200 donazioni di plasma per produrre i medicinali necessari per il trattamento di un paziente emofiliaco, infine servono 130 donazioni di plasma trattare un paziente affetto da immunodeficienza primitiva.

I premi variano da 1.175 e 2.873 euro a seconda del ruolo del dipendente e vengono azzerati con un tasso di assenteismo superiore al 20%.

Secondo Veronica Passarella non è una lotta all’assenteismo bensì una volontà di favorire chi è presente, l’entità del premio viene calcolata sulla base di alcuni indici di riferimento che sono anche indicatori della qualità aziendale. Inoltre sostiene che per quanto donare il sangue sia onorevole è comunque un’assenza facoltativa equiparata a qualsiasi altra attività di volontariato e non dovuta a motivi di forza maggiore. Inoltre secondo le loro stime per l’allattamento, la maternità facoltativa e la donazione ridurranno il premio di 5-10 euro. Infine questi fattori condizionano il calcolo del premio al 50% perché il restante 50% è condizionato da indici legati alla produzione.