I 50 dipendenti della Fiscateh a cui l’azienda ha proposto il trasferimento a Cormons, un paese di circa 7mila abitanti in Friuli Venezia Giulia, verranno licenziati collettivamente e avranno diritto alla Naspi (indennità di disoccupazione).

Dopo circa tre mesi di trattative, durante l’incontro di mercoledì, sindacati e dirigenti hanno trovato un accordo sulla strada da percorrere per la gestione degli esuberi che si sono venuti a creare chiudendo lo stabilimento di Vigevano.

«Al termine della trattativa – spiegano i sindacalisti della Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil – è maturata la consapevolezza da parte di tutti che la procedura da intraprendere fosse quella del licenziamento collettivo e non quella di trasferimento, vista l'impossibilità logistica a completare l'operazione e non per indisponibilità dei dipendenti a trasferirsi a 450 chilometri di distanza. Da qualsiasi punto di vista la si guardi, il fatto è che lo stabilimento di Vigevano chiude e cessa di produrre».

«Ovviamente – concludono i sindacalisti – la procedura di licenziamento collettivo non pregiudica la possibilità per coloro che decideranno di trasferirsi di proseguire la propria carriera con l'azienda in Friuli Venezia Giulia. A breve, l'azienda avvierà la procedura, che riteniamo possa concludersi in tempi brevi, visto che in linea di massima sono stati già individuati e concordati gli strumenti da utilizzare per la gestione degli esuberi».

A seguito del licenziamento i futuri ex dipendenti si potranno iscrivere al centro per l’impiego e successivamente fare domanda di disoccupazione per ricevere l’indennità mensile.

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