01/07/2025 19:06
La lista di opposizione all’attuale consiglio di amministrazione di Terre d’Oltrepò in vista dell’assemblea del 10-11 luglio sarebbe stata presentata nelle scorse ore agli uffici di Broni, incassando anche - si dice - l’appoggio di importanti associazioni agricole.
È quanto emerge al termine di una giornata convulsa, dove le indiscrezioni hanno continuato a rincorrersi senza sosta, tra toto-nomi e accuse incrociate tra i dissidenti da una parte e il Cda del presidente Lorenzo Callegari e il team di gestione guidato dal figlio Umberto, dall’altra.
Dopo le scosse telluriche delle scorse settimane, quando oltre 100 agricoltori soci avevano presentato una mozione di sfiducia per il governo dell’azienda, ne arrivano altre, altrettanto dirompenti, che , se confermate, aprono la strada alla possivbiiità di un cambio al vertice della principale cantina sociale della Lombardia a poco più di un mese dalla vendemmia. Nei giorni scorsi, voci insistenti e articoli di siti di settore avevano parlato del possibile ingresso di nuovi investitori pronti a iniettare capitali freschi nella nuova Spa, che i vertici attuali avrebbero annunciato proprio nel corso della prossima assemblea.
Si vedrà. Quel che appare probabile, anche alla luce delle defezioni nel collegio sindacale, è che il clima nella coop del vino è quantomeno turbolento. Intanto, mentre si attende di conoscere i nomi sulle chat di alcuni soci dissidenti, dopo la raccolta firme per la mozione di sfiducia, inizia circolarne una per avviare un’azione di responsabilità, una richiesta di danni in pratica, nei confronti degli amministratori.