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01/02/2023 11:19
È rientrato in servizio il vigile di Cassolnovo rimasto coinvolto nell’inchiesta che ha portato agli arresti domiciliari due suoi colleghi, la comandante e il vicecomandante, accusati di concussione continuata, falso in atto pubblico e atti persecutori ai danni di un altro agente. A carico del vigile indagato non ci sono elementi tali da giustificare un allontanamento dai suoi incarichi abituali, tanto che dalla procura non è arrivato alcun provvedimento e, di conseguenza, il comune non ha attuato nessuna sospensione. L’agente, nel momento in cui sono stati arrestati i suoi colleghi, si trovava in ferie. Un periodo di vacanza chiesto molto prima che scoppiasse il caso. Al suo ritorno, ha ripreso servizio regolarmente. “In questo momento, con due agenti in servizio effettivo sui quattro in organico al comando, riusciamo a garantire l’assistenza viabilistica alle scuole e le pratiche di ordinaria amministrazione”, afferma il sindaco Luigi Parolo. Ovviamente non basta, dato che i due agenti disponibili hanno poca esperienza e non sono ancora in possesso dei requisiti per le fasi operative più complesse. Continuano i contatti con Parona e Cilavegna per un prestito. La convenzione non è ancora stata firmata, ma si conta di chiudere l’accordo entro la fine della settimana. L’obiettivo è di ottenere da ciascuno dei due paesi la copertura di un giorno di lavoro alla settimana con un vigile esperto. Una volta che sarà chiusa la convenzione con Parona e Cilavegna, l’intenzione del comune di Cassolnovo è di ripetere l’operazione con Vigevano: anche in questo caso si andrà a chiedere il prestito di personale per coprire due giornate lavorative a settimana.