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02/07/2025 17:33
Non si è accorto che i carabinieri lo stavano tenendo d’occhio. Così è sceso dalla macchina e ha lasciato un grosso mazzo di rose con un bigliettino sul parabrezza dell’auto della compagna. Ma, proprio mentre si stava compiacendo del suo gesto, è stato ammanettato e portato a casa, agli arresti domiciliari, in attesa del processo per direttissima.
È accaduto attorno alle 11 di mercoledì a Cassolnovo. Nei minuti precedenti l’uomo, un 40enne già noto alle forze dell’ordine, era stato notato aggirarsi con fare circospetto nei pressi dell’appartamento in cui l’ex compagna aveva trovato riparo, presso la sorella. Forse sperava di incrociarla, per chiederle scusa e provare a riavvicinarsi.
Qualche giorno fa, infatti, l’uomo l’aveva picchiata e maltrattata davanti alle figlie minorenni: la sua gelosia morbosa, secondo le indagini, lo aveva spinto a rendere la vita impossibile alla donna. Alla fine era stato denunciato per maltrattamenti aggravati in famiglia e nei suoi confronti era stato applicato un provvedimento di allontanamento dalla casa famigliare e di divieto di avvicinamento alla moglie e ai luoghi da lei frequentati.
Insomma, quel mazzo di rose sul parabrezza, alla luce di quanto accaduto la scorsa settimana, non era secondo i carabinieri un’innocua dichiarazione d’amore o di pentimento, ma un vero e proprio reato su cui dovrà esprimersi il giudice de tribunale di Pavia.