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28/04/2025 19:13
Costituirsi parte civile non sarà più una scelta, ma un dovere. È questo il cuore della proposta di legge presentata a Palazzo Pirelli: obbligare la Regione Lombardia a intervenire nei procedimenti penali per mafia e voto di scambio politico-mafioso che riguardano il proprio territorio.
A promuoverla è Paola Pollini, presidente della Commissione regionale Antimafia, insieme ad altri consiglieri. Un segnale forte e inequivocabile: nella lotta alla criminalità organizzata, le istituzioni non possono restare alla finestra.

La presenza mafiosa in Lombardia è radicata e in crescita. Secondo l’ultima relazione della Direzione Investigativa Antimafia, la ‘ndrangheta è operativa in almeno 24 "locali", con infiltrazioni profonde nell’edilizia, nella ristorazione, nella gestione dei rifiuti e nel commercio. Nel 2023 sono stati registrati 72 provvedimenti antimafia e sequestri di beni per oltre 647 milioni di euro.

La proposta punta a trasformare un obbligo morale in un obbligo giuridico, come già avviene in altre Regioni. Perché nella battaglia contro le mafie — è il messaggio lanciato dalla conferenza — ogni assenza pesa, e ogni presenza conta.