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28/05/2025 18:27
A meno di un anno dal via, la macchina olimpica stringe i denti. Milano-Cortina 2026 entra nella fase più delicata: quella in cui i ritardi non sono più ammessi e le promesse vanno trasformate in soluzioni concrete. Il cronoprogramma continua a ritmo serrato, con timeline che resta stretta come non mai. La linea resta chiara: nonostante tutto – pandemia, guerre, rimbalzi istituzionali – si andrà avanti. Nessun passo indietro, anzi: si punta a un’Olimpiade “iconica”, capace di lasciare il segno non solo sugli sci.

Intanto, fuori dal cronoprogramma, c’è un altro tema che scalda gli animi: chi porterà il tricolore nella cerimonia d’apertura? Uno dei nomi tornati in auge è quello di Sofia Goggia, fuoriclasse bergamasca dello sci, già indicata nel 2022 prima dell’infortunio. La sua candidatura torna forte, quasi naturale, ma la decisione finale spetterà alla nuova giunta del CONI.

Il capoluogo lombardo, intanto, osserva: i Giochi saranno anche un banco di prova per la città, chiamata a dimostrare di saper gestire il presente – traffico, accoglienza, sicurezza – senza perdere di vista il futuro.