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14/10/2024 17:20
Meno consumo di suolo, riqualificazione delle aree dismesse e…rigenerazione urbana. Sono questi i tre pilastri del nuovo piano di governo del territorio di Rivanazzano Terme, con cui il comune si appresta a disegnare il volto del paese termale per i prossimi anni. “Questa variante – ha spiegato il sindaco Alice Zelaschi – è finalizzata all’adeguamento del nostro strumento urbanistico alle modifiche delle normative regionali e provinciali, per garantire una migliore integrazione tra pianificazione urbanistica, ambientale e paesaggistica”. Come sempre cittadini, imprese e altre realtà del territorio potranno dire la loro in merito al principale strumento urbanistico, fornendo le proprie osservazioni in un determinato arco di tempo. I termini si sono aperti lo scorso 2 ottobre e si concluderanno il prossimo primo di dicembre. Secondo quanto riferito dal comune le nuove disposizioni regionali e provinciali dovrebbero facilitare e a rendere più convenienti gli interventi di rigenerazione urbana e territoriale e di recupero del patrimonio edilizio esistente. L’amministrazione si è detta pronta a promuovere interventi di messa in sicurezza, recupero ed efficientamento degli edifici, con particolare attenzione a quelli abbandonati, per riqualificare le aree dismesse e ricollegarle con il territorio circostante. In concreto al momento non è stato indicato attraverso quali strumenti come incentivi o sgravi fiscali il comune intenda raggiungere questi obiettivi. Nella vicina Voghera il percorso di revisione del Pgt è stato avviato ormai da alcuni anni in collaborazione con l’Università di Pavia e potrebbe essere presentato alla città entro la fine dell’anno: un ritardo - aveva spiegato l’assessore all’urbanistica Tura ai nostri microfoni - dettato da una serie di cambiamenti del quadro di riferimento e, da ultimo, della spinosa faccenda del piano regionale per le emergenze idrogeologiche (PAI) che inserito buona parte del territorio ad est della città nelle aree ad elevato rischio di esondazione del torrente Staffora, così come accaduto per i Comuni di Cerversina e Pancarana, dove il corso d’acqua si getta nel Po Nei giorni scorsi una delegazione del comune ha raggiunto Milano per chiedere di definire il prima possibile la questione per permettere la presentazione del Pgt.