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09/06/2025 13:12
Si è aperto oggi, lunedì 9 giugno, davanti alla Corte d’Assise di Milano il processo per l’omicidio di Eros Di Ronza, il 37enne ucciso a colpi di forbice durante un tentativo di furto in un bar di viale Giovanni da Cermenate, lo scorso ottobre. Ma l’udienza è durata solo pochi minuti: un vizio di forma ha costretto i giudici a rinviare tutto al prossimo 30 giugno.

Il rinvio è stato disposto perché la comunicazione dell’inizio del processo non era mai arrivata alla parte civile. A svelarlo è stato il legale della famiglia della vittima, l’avvocato Mirko Perlino: la moglie e i tre figli di Di Ronza – che si sono costituiti parte civile – sono venuti a conoscenza della data d’inizio del processo solo attraverso i mezzi di informazione.

A processo, con rito immediato, ci sono Shu Zou, 31 anni, e suo zio Liu Chongbing, 50 anni, entrambi ai domiciliari.

L'accusa formulata dalla pm milanese Maura Ripamonti è pesantissima: omicidio volontario aggravato da sevizie e crudeltà.

La scelta del rito immediato, concessa dal giudice, è stata resa possibile dall'evidenza probatoria.

Secondo le indagini, il 17 ottobre 2024, poco dopo le 5 del mattino, Eros Di Ronza si era introdotto nel bar di famiglia dei due imputati, insieme a un complice, per rubare dei gratta e vinci. L’allarme aveva svegliato Shu Zou, che raggiunse il locale e affrontò Di Ronza mentre stava cercando di fuggire strisciando sotto la cler. L’uomo lo colpì con violenza: l’autopsia ha rivelato 44 colpi, tra cui ferite letali alla giugulare, al cuore, ai polmoni e al fegato.

Poco dopo arrivò anche lo zio, che partecipò all’aggressione e fu tra coloro che chiamarono i soccorsi. Le registrazioni delle telefonate al 112 testimoniano la gravità della situazione: “L’abbiamo picchiato, sta malissimo... non riesco a capire se è vivo o no”, diceva Shu Zou all’operatore.

Il nuovo inizio del processo è fissato per il 30 giugno. In quell’occasione, la Corte d’Assise entrerà finalmente nel merito di un caso che ha scosso l’opinione pubblica per la ferocia dell’aggressione e per le circostanze in cui è avvenuta.