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05/10/2022 09:45
La siccità ha picchiato duro anche in collina. Le colture tipiche di questa zona, sebbene meno esigenti di acqua rispetto a quelle di pianura che necessitano anche, come nel caso del riso, l’allagamento, hanno sofferto non poco e portato ad un drastico calo dei raccolti. È il caso dell’uva destinata alla vinificazione: se si escludono i vigneti colpiti dalla grandine, quest’anno la qualità era eccellente con grappoli sanissimi che hanno richiesto pochi trattamenti fitosanitari, ma la quantità ha fatto registrare un calo del 25-30%. Allo stesso modo è andata per la frutta: abicocche, pesche, pere e ora mele, belle e gustose ma…piccole, almeno dove non è stato possibile irrigare abbondantemente e cioè, quasi ovunque. A Bagnaria, piccolo comune in valle Staffora che ha da sempre tra le sue produzioni più caratteristiche proprio le mele, tra una decina di giorni si terrà la 39° giornata della mela. Qui si coltivano diverse varietà tra cui Golden, Stark e Renetta. Il sindaco Mattia Franza ci tiene a sottolineare che “la qualità è ottima”, ma ammette che la crisi climatica odierna impone di riflettere a fondo per realizzare azioni in grado di mitigare i prossimi eventi estremi che, spiegano purtroppo i climatologi, potrebbero non essere cosi rari.