09/06/2025 17:27
Banchi, sedie e libri sul marciapiede di via Saldini. Da due settimane gli studenti di Matematica della Statale protestano così contro il degrado del Palazzo Scienze di Città Studi. Biblioteca chiusa, infiltrazioni d’acqua, amianto nei tetti e cantieri eterni: una situazione che, denunciano, compromette lo studio e la socialità.
Il punto critico che ha fatto scatenare la protesta è la biblioteca da cento posti, inagibile da agosto 2024. Gli studenti raccontano di difficoltà a trovare spazi per studiare, soprattutto per i più giovani, e di un calo nei risultati degli esami del primo anno.
Nel frattempo l’interno dell’edificio resta in gran parte inaccessibile: il cortile è occupato da una gru, l’impianto antincendio è ancora in fase di montaggio, molte aule e uffici sono inutilizzabili, materiali edili occupano gli spazi comuni. E poi c’è l’amianto, rilevato in alcune coperture
Il disagio non è nuovo: i lavori sono cominciati nel 2019, poi rallentati dal Covid, e oggi ancora in corso sotto la supervisione della Sovrintendenza, dato che l’edificio – costruito tra il 1928 e il 1930 – è vincolato. Ma per chi frequenta oggi quelle aule, quando ci sono, la storia non è una giustificazione. Chiedono spazi sicuri e dignitosi per studiare. Perché un dipartimento d’eccellenza non può vivere tra i calcinacci.