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23/02/2024 18:01
Denunciate a piede libero due donne lomelline, di 68 e 47 anni per aver commesso la “truffa del malocchio” ai danni di una 36enne vigevanese.
Pochi giorni fa le truffatrici si sarebbero imbattute nella loro vittima nel parcheggio di un supermercato della città. Dopo essersi presentate e averne guadagnato la fiducia, avrebbero convinto la 36enne di essere sotto l’influsso di un malocchio, a loro dire esercitato da qualcuno invidioso.
Ottenuto lo scopo di infondere il terrore nella malcapitata, le due truffatrici avrebbero offerto una via d’uscita al problema, proponendo l’esecuzione di un particolare e costoso rito propiziatorio salvifico da eseguirsi nel pomeriggio.
Prima di salutarsi le due donne si sarebbero fatte consegnare la fede in oro indossata dalla vittima, per iniziare col rituale, invitando la stessa a tornare qualche ora dopo con mille euro, un uovo con scritto il proprio nome sul guscio e un indumento intimo.
Nel corso del successivo incontro sarebbe avvenuto il rito magico. Al termine della preghiera la truffatrice anziana avrebbe mostrato l’uovo, sostituito, sul quale era presente una macchia nera e con all’interno dei peli, attribuendo il fenomeno alla potenza del malocchio.
Convinta la vittima che il denaro fosse maledetto, l'avrebbero invitata a ripresentarsi più tardi con tutto il contante custodito a casa per un ulteriore rito purificatore. Ottenuta la consegna di altri soldi, le due truffatrici sarebbero sparite con la scusa di eseguire la preghiera in un luogo isolato.
Nel pomeriggio di giovedì la vittima sarebbe stata nuovamente contattata dalle due donne, che proponevano la prosecuzione del rituale interrotto. Ad attenderle però c’erano anche i Carabinieri, che hanno provveduto a identificare le sedicenti maghe, riuscendo a recuperare i soldi che la vittima aveva portato con sé, nonché l’anello di cui la stessa era stata privata da giorni.