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Magenta e dintorni

Stagione 2010/2011 al Teatro Lirico

VII edizione al Lirico

XI Stagione Sinfonica dell'orchestra
Città di Magenta

Per informazioni, biglietteria del Teatro Lirico: 02 97003255.

Stagione teatrale/musicale al Teatro Lirico di Magenta

Note
Sindaco Luca Del Gobbo, Antonella Piras presidente di Totem (associazione che ricopre la Direzione Artistica del Teatro Lirico in cogestione con il Comune di Magenta), Lorenzo De Ciechi direttore del teatro .
2010 Novembre
Concerto di San Martino Basilica di Magenta
11 novembre 2009
 
  Dicembre
Venerdì 10 Dicembre 2010 ore 21 Amici della Lirica Magenta
GRANDE CONCERTO LIRICO CORALE
INFO E BIGLIETTI PRESSO REFERENTI VOICA
Tel. 340 2545332/333 2001317
Cento voci in coro

CORO S.GREGORIO MAGNO DI TRECATE
M° Mauro Rolfi
CORO CIVICO CITTA' DI MAGENTA
M° Margherita Tomasi
SOLISTI
Elona Troque, soprano 
Kim Moon-Jin, mezzosoprano
Emanuele Servidio, tenore
Con la partecipazione straordinaria del baritono 
Lorenzo Saccomani
DIRIGE IL CONCERTO M° Mauro Trombetta
AL PIANOFORTE M° Massimiliano Tarli
PRESENTA Mario Mainino
31/12/2010 Spettacolo di Capodanno con le "Sorelle Marinetti"
  Gennaio
Martedì 11 gennaio 2011_01_11 ore 21.00
UN ISPETTORE IN CASA BIRLING

La commedia a carattere giallo “Un ispettore in casa Birling” apre ufficialmente la stagione teatrale 2011. Paolo Ferrari, Andrea Giordana e Crescenza Guarnieri danno vita un’indagine poliziesca lunga un’intera notte per arrivare, dopo colpi di scena degni di Hitchock, alla soluzione finale. Lo spettacolo è considerato un classico del teatro inglese e viene proposto da anni con grande successo.

Domenica 16 Gennaio 2011_01_11 ore 21.00
PALADINI DI FRANCIA

"Paladini di Francia", scritto da Francesco Niccolini per la regia di Enzo Toma, è spettacolo colto e coinvolgente, tragicomico e metateatrale, ricco di citazioni. In scena attori che, con armature e spade, si muovono quasi fossero Pupi siciliani, leggeri e aggraziati (e il sospetto che ci siano davvero dei fili che li muovono è forte). Ma si coglie insieme il piacere di evocare il gioco dei bambini, il gusto di sperimentare la guerra per finzione, con elmi e corazze realizzati con materiali di recupero, oggetti da cucina, mentre appaiono anche profili di cavallo con cui galoppare, giocando. Battute di Amleto e Riccardo III in dialoghi fitti, spesso in rima, dialetti diversi, quasi a evocare le molte lingue di una guerra lontata, con la voce di Carlo Magno fuori campo che è insieme imperatore e regista. Gli attori in scena moltiplicano i loro ruoli senza distinzione tra maschi e femmine, affrontando guerre ovunque.

Sabato 22 Gennaio 2011 ore 21.00
Orchestra Sinfonica Città di Magenta
CONCERTO SINFONICO

Teatro Lirico di Magenta

Sabato 22 gennaio 2011 ore 21.00

In collaborazione Comune di Magenta - Associazione Totem

Primo concerto della stagione musicale 2011
Teatro Lirico di Magenta.
Inaugurazione della stagione 
sinfonica al Teatro Lirico di Magenta 

tra i solisti Andrea Dindo al pianoforte
Orchestra Città di Magenta diretta dal maestro Alberto Malazzi

Gioachino Rossini (1792-1868)
Overture da "La scala di seta" (1812)

Felix Mendelssohn-Bartholdy (1809-1847)
Concerto per violino, pianoforte e orchestra d´archi in Re minore (1823)
- Allegro
- Adagio
- Allegro molto

Felix Mendelssohn-Bartholdy (1809-1847)
Sinfonia n. 4 in La maggiore op. 90 "Italiana" (1833)
- Allegro vivace
- Andante con moto
- Con moto moderato
- Saltarello. Presto

Violino, Andrea Pecolo
Pianoforte, Andrea Dindo
http://www.concertodautunno.it/cur/dindoa.html 
Orchestra Città di Magenta
Direttore Alberto Malazzi
http://concertodautunno-cur.blogspot.com/2010/11/alberto-malazzi-pianoforte-direttore.html 

  Febbraio
Martedì 1 Febbraio 2011_02_01 ore 21.00
SUOCERI SULL'ORLO DI UNA CRISI DI NERVI
Sabato 5 Febbraio 2011 ore 21.00
Ensemble dell'Orchestra Sinfonica Città di Magenta
CONCERTO SINFONICO
Concerto in occasione del centenario della morte di Gustav Mahler

Gustav Mahler (1860-1911)
Sinfonia n. 4 in SOL (1901)
Versione per ensemble di Erwin Stein (1885-1958)
I Bedächtig, nicht eilen
II In gemächlicher Bewegung, ohne Hast
III Ruhevoll, poco adagio
IV Sehr behaglich

soprano: Margherita Tomasi
Ensemble dell´Orchestra Sinfonica "Città di Magenta"


direttore: Dario Garegnani

Nell’anno del centenario della morte di Gustav Maher, la stagione musicale del Teatro Lirico dedica un intero concerto al compositore nato nel 1911 a Kalischt, cittadina boema che oggi fa parte della Repubblica Ceca. L’evento è in cartellone per sabato 5 febbraio alle ore 21.
Della ricca produzione mahleriana viene proposta l’intera Quarta sinfonia in sol maggiore composta nel 1900 con la quale si conclude la trilogia delle sinfonie vocali (la seconda, la terza e appunto la quarta) tematicamente legate ai lieder (canti) composti sui testi di Des Knaben Wundernhorn (Il corno magico del fanciullo), il celebre ciclo di poesie e canti popolari sui temi dell’amore, dei viaggi, della guerra pubblicato da Clemens Brentano e Achim von Arnim.
La Quarta sinfonia è strutturata in quattro tempi: un allegro, uno scherzo a cui la presenza di un violino accordato un tono sopra gli altri strumenti conferisce un tono a tratti spettrale, un vasto andante e un lied finale per soprano, inizialmente composto per la raccolta di Des Knaben Wunderhorn, intitolato La vita celeste (Das Himmlische Leben).
Soprano solista sarà Margherita Tomasi, accompagnata dall’Ensemble dell’Orchestra Sinfonica “Città di Magenta” diretta per l’occasione dal Maestro Dario Garegnani.
La versione che verrà proposta in concerto è la preziosa trascrizione per ensemble composta da Erwin Stein (1885-1958), allievo e collaboratore di Arnold Schoenberg e si inserisce nelle numerose trascrizioni realizzate da tutta la cerchia del grande compositore per esecuzioni private proprio a casa Schoenberg
Presentando il programma della serata, il direttore Dario Garegnani ha detto: “Se il problema della forma e del programma sono fondamentali nel pensiero mahleriano, questa sinfonia rappresenta un “riepilogo”, una boccata di ossigeno attinta dalla tradizione formale dopo le fatiche delle prime tre sinfonie e prima della svolta tecnica, sonora e formale della quinta sinfonia, di pochi anni successiva. I quattro movimenti che la compongono sono tutti funzionali, sotto diversi punti di vista, all’ultimo. Il lied per orchestra e coro scelto come ultimo movimento era già stato composto nel 1892 come parte delle Fünf Humoresken/Wunderhorn Lieder e viene proposto con una orchestrazione leggermente differente proprio come finale di questa sinfonia.
“L’approccio musicale deve diventare un tentativo intimo e profondo di lasciarsi prendere la mano da una scrittura densissima, un flusso puto di pensiero musicale che unisce una tecnica estrema a una drammaturgia dei ricordi in cui in cui mondi geografici e sonori distantissimi, come possono esserlo la Boemia del 1860 e la Vienna dei primi del ‘900, persone, danze, stati d’animo, palpitazioni possono essere convocate a farsi reciproco contrappunto”.

Domenica 13 Febbraio 2011 ore 17.00
Corona Teatro
WOLFI, BAMBINO PRODIGIO
Giovedì 17 Febbraio 2011_02_17 ore 21.00
FRATELLI

Domenica 20 Febbraio 2011 ore 21.00
Orchestra da camera della Val Pellice
LE SCONFITTE
Sabato 26 Febbraio 2011 ore 21.00
Orchestra Sinfonica Città di Magenta
CONCERTO SINFONICO
Aldo Finzi (1897-1945)
Pastoralina

Robert Schumann (1810-1856)
Concerto per pianoforte e orchestra in La min. op. 54
I Allegro affettuoso
II Intermezzo
III Allegro vivace

Franz Schubert (1797-1828)
Sinfonia n. 1 in Re magg. D 82 (1813)
I Adagio - Allegro vivace
II Andante
III Menuetto. Allegro
IV Allegro vivace

pianoforte, Irene Veneziano

Orchestra Sinfonica "Città di Magenta"
direttore, Elena Casella
  Marzo
Mercoledì 2 Marzo 2011_03_02 ore 21.00
QUI CITTA' DI M.

Teatro Lirico
sabato 12 marzo 2011 ore 21
Giacomo Puccini
TOSCA
Fuori Abbonamento
Biglietti:
Platea: Poltronissima 40 € Poltrona 35 €
Galleria 30 €

Sabato 12 marzo il cartellone 2011 del teatro Lirico propone “Tosca” di Giacomo Puccini su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica. Tosca è la prima delle due opere proposte in stagione nell’ambito della collaborazione, attiva da alcuni anni, con il circuito Pocket Opera. La seconda, in programmazione il 2 di aprile, è Le nozze di Figaro”.
La produzione di Tosca è di AsLiCo. L’esecuzione musicale è affidata all’Orchestra “1813” diretta da Bruno Vicoli. L’adattamento musicale è di Enrico Minaglia e i cantanti sono di AsLiCo. Scene e costumi dello spettacolo, diretto da Federica Santambrogio, sono realizzati dall’Accademia di Belle Arti di Brera.
La serata di preparazione all’ascolto di Tosca è mercoledì 9 marzo alle 21 in Casa Giacobbe, via 4 giugno 80, Magenta. Relatore: Francesco Rocco Rossi.
La vicenda di Tosca è nota: un dramma in cui amore e passione trascinano i personaggi verso un epilogo tragico. La prima rappresentazione si tenne a Roma, al Teatro Costanzi, il 14 gennaio 1900. Il libretto deriva da La Tosca di Victorien Sardou, il dramma rappresentato per la prima volta il 24 novembre 1887 al Théatre de la Porte-Saint-Martin di Parigi, il cui successo fu legato soprattutto all'interpretazione di Sarah Bernhardt nei panni della protagonista.
Tosca è considerata l'opera più drammatica di Puccini, ricca com'è di colpi di scena e di trovate che tengono lo spettatore in costante tensione. Il discorso musicale si evolve in modo altrettanto rapido, caratterizzato da incisi tematici brevi e taglienti, spesso costruiti su armonie dissonanti. La vena melodica di Puccini ha modo di emergere nei duetti tra Tosca e Mario, nonché nelle tre celebri romanze, una per atto ("Recondita armonia", "Vissi d'arte", "E lucevan le stelle"), che rallentano in direzione lirica la concitazione della vicenda. L'acme drammatico è costituito dal secondo atto, che vede come protagonista il sadico barone Scarpia.
La regista Federica Santambrogio presenta così la propria messa in scena dell’opera pucciniana: “Tosca è una dramma di carne e passione. Passione d’amore, politica, erotica. Chi tiene le fila di questo livello così carnale è Scarpia. Nel finale del primo atto c’è la sua più autentica presentazione «Ah, di quegli occhi vittoriosi veder la fiamma illanguidir con spasimo d’amor, fra le mie braccia illanguidir d’amor. L’uno al capestro, l’altra fra le mie braccia.» Tutto mentre la chiesa si riempie del canto del Te Deum e Scarpia si lascia trasportare dalla forza e dalla potenza dell’inno religioso per un eccitamento che di spirituale non ha nulla. Tant’è che all’apice della forza e dell’eccitazione quasi grida «Tosca, mi fai dimenticare Iddio!» La nostra Tosca parte da qui. Nel primo atto abbiamo rappresentato una Chiesa ricca, ma punitiva e violenta, archetipicamente maschile. La processione del Te Deum è rappresentata da dei manichini sfarzosamente ricoperti con mantelli e mitrie, ma visibilmente nudi e finti, a rappresentare una potenza politica che di spirituale non ha più nulla. Le uniche presenze femminili in questa Chiesa-padrona sono la Madonna e la Maddalena. La prima rappresentazione del femminino, la dea madre accogliente e materna, e la seconda rappresentazione dell’amore carnale, ma comunque viva e generatrice di vita. La Madonna sarà infatti interpretata da un mimo, quindi da un persona in carne ed ossa, ma che in questo contesto viene ricoperta da un telo di plastica, come accade per le statue che devono essere restaurate, a mostrare che l’unico afflato vitale rischia di morire soffocato. La Maddalena verrà rappresentata partoriente per enfatizzare la presenza così forte dell’elemento carnale. E da questo immaginario che spiccano le personalità dei protagonisti e le loro non semplici relazioni. Ed è con questo torbido e cupo immaginario che si può affrontare il secondo atto. Visivamente freddo, luogo di tortura fisica, ma soprattutto psicologica. Il luogo del potere castrante della Chiesa è ancora una volta luogo di morte e terrore. E nel terzo atto si respira. E questo respiro è fondamentale, è il canto del pastorello, è l’alba di Roma, è il momento del dolce ricordo malinconico e poi della speranza. Ed è solo attraverso questo momento di abbandono che la tragedia di Tosca diventa implacabile e il suo suicidio ci appare tragico e liberatorio insieme”.

Giovedì 17 Marzo 2011_03_17 ore 21.00
MEDEA

Giovedì 31 Marzo 2011_03_31 ore 21.00
LA STORIA DEL MAGO
  Aprile
Sabato 2 aprile ore 21 Spettacolo fuori abbonamento
LE NOZZE DI FIGARO
Commedia per musica in quattro atti.
Musiche di Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791)
Libretto di Lorenzo Da Ponte, dalla commedia Le Mariage de Figaro di Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais.
Prima rappres.: Vienna, Burgtheater, 1 maggio 1786
Adattamento musicale Carlo Tenan
Cantanti AsLiCo

Protagonisti e interpreti:
Conte Almaviva Alessio Arduini
Contessa Almaviva Elide De Matteis Larivera
Susanna Veronique Mercier
Figaro Serban Vasile
Cherubino Chiara Brunello
Marcellina Candida Guida
Bartolo Mirko Quarello
Basilio Raoul D’Eramo
Antonio Marco Travagliati
Barbarina Bianca Tognocchi
Direttore, José Luis Gomez-Rios
Regia, Nicola Berloffa
Scene e costumi, Guia Buzzi
Light designer, Fiammetta Baldiserri
Orchestra “1813”
Biglietti:
Poltronissima 40 euro Poltrona 35 euro Galleria 30 euro

Mercoledì 30 marzo alle 21 è prevista una serata di preparazione all'ascolto tenuta da Francesco Rocco Rossi persso la Casa Giacobbe di via IV Giugno 80 a Magenta.

TORNA L’OPERA CON “LE NOZZE DI FIGARO”

Sabato 2 aprile alle 21 al Teatro Lirico di Magenta va in scena la seconda delle opere liriche in cartellone nella stagione 2011: Le nozze di Figaro, commedia in quattro atti su musiche di Wolfgang Amedeus Mozart e libretto di Lorenzo Da Ponte tratta da una più antica commedia intitolata “Le Mariage de Figaro” di Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais.
Rappresentata per la prima volta nel 1786, questa commedia in musica è tra le opere più amate e conosciute del musicista salisburghese, oltre che la prima di una serie di felici collaborazioni con Da Ponte che ha portato anche alla creazione del Don Giovanni e di Così fan tutte.

Insieme a Tosca, rappresentata lo scorso 12 marzo, Le nozze di Figaro è realizzata nell’allestimento di As.Li.Co. per Pocket Opera, circuito di spettacoli di alto livello rappresentati in teatri di piccole dimensioni e promosso da Regione Lombardia. La collaborazione del Lirico di Magenta con Pocket Opera è arrivata al terzo anno e il gradimento del pubblico per le qualità e il livello di spettacoli e interpreti è stato sempre ampiamente positivo.
La regia dello spettacolo di sabato 2 aprile è di Nicola Berloffa, e scene e costumi sono di Guia Buzzi. I cantanti di As.Li.Co e l’Orchestra 1813 sono diretti da Jose Luis Gomez-Rios. L’adattamento musicale è di Carlo Tenan.
Dalle note di regia di Nicola Berloffa: “…un inno all’amore coniugale gentile e leale svolto nell’arco di una folle giornata. Durante quattro stagioni, assistiamo a quattro rappresentazioni dell’amore ideale, dove vediamo tutte le evoluzioni affettive dalla anciullezza alla vecchiaia, dall’amore più puro e avvampato al più cinico e calcolato. Quattro coppie e quattro tipi d’amore che si compongono e scompongono da movimenti dettati solo dal cuore. Incontriamo allora, Barbarina e Cherubino esempio d’acerbo amore adolescenziale tutto istinto e passione, contrapposti a Marcellina e Don Bartolo amore maturo e ritrovato, Susanna e Figaro amor calcolato incontenibile e puro al contrario del Conte e della Contessa dove ormai la passione non è che un ricordo logorato”.

Venerdì 8 Aprile 2011_04_08 ore 21.00
DADDY BLUES

DADDY BLUES CON COLUMBRO E QUATTRINI Venerdì 8 aprile il Lirico ospita Marco Columbro e Paola Quattrini, per la prima volta insieme sul palcoscenico in “Daddy Blues”, di Martyne Visciano e Bruno Chapelle, adattato e diretto per le scene italiane da Vincenzo Salemme. Lo spettacolo ha debuttato in anteprima nazionale il 28 gennaio a Faenza. I cugini Roberto e Matteo Pedrini, titolari dell’omonimo studio di architetti, stanno cercando con fatica di mettere a punto gli ultimi dettagli del loro nuovo progetto. Impresa non facile perché Matteo ha la testa da un’altra parte: dopo anni di battaglie e attese per poter adottare un bambino, lui e la moglie Clara sono sul punto di coronare il loro sogno di diventare genitori. Per un fortuito incendio dell’orfanotrofio che ha costretto ad anticipare i tempi, la terribile signora Benincasa, responsabile del servizio adozioni, sta per consegnargli a casa il piccolo Ludovico. Purtroppo è proprio nello stesso giorno che Clara decide di lasciare Matteo! Tutto è pronto per accogliere il piccolo Ludovico: il lettino, lo scaldabiberon, l’orsetto di peluche... manca solo la mamma adottiva! E siccome ci vogliono assolutamente due genitori perché la signora Benincasa affidi a Matteo il bambino, per non gettare all’aria quattro anni d’attesa, il novello padre dovrà trovare al più presto una soluzione. Pronto a tutto per raggiungere il suo scopo, l’uomo si destreggia in una menzogna dopo l’altra, fino a far passare per sua moglie la segretaria Titta, finendo da lì in poi da un paradosso all’altro. “Daddy Blues”, che ha come sottotitolo “Un papà per tutti”, affronta con divertimento e tra situazioni esilaranti il tema dell’adozione, argomento particolarmente delicato soprattutto ai giorni nostri. In particolare è l’aspetto umano dell’adozione che viene largamente sviscerato da più punti di vista, proprio attraverso l’evoluzione stessa del carattere dei singoli personaggi. Nel curarne l’adattamento e la regia, Vincenzo Salemme trasforma “Daddy Blues” in un vero e proprio manifesto della commedia brillante. Perfetto meccanismo da intrattenimento, lo spettacolo contiene tutti gli ingredienti che lo rendono leggero senza scadere nella banalità. Tra equivoci e scambi di ruoli, emergono anche i sentimenti più profondi dei personaggi, il desiderio di paternità di Matteo, ma anche il bisogno di “famiglia” e di amore delle persone che gli stanno attorno: desideri e bisogni che ognuno tenterà disperatamente di raggiungere. Personaggio a tutto tondo dello spettacolo italiano, Marco Columbro dà corpo e voce al ruolo di Matteo, “il papà per tutti”. Dal debutto nel cabaret a metà degli anni ’70, passando per anni di intenso impegno televisivo, Columbro prosegue la sua carriera in teatro. Nell’esilarante ruolo della signora Benincasa, troviamo invece Paola Quattrini. Attrice versatile e decisamente precoce (debutta nel cinema a quattro anni, alla radio a otto e in teatro a dieci), Paola Quattrini nella sua lunga carriera ha lavorato con le tutte principali compagnie italiane a fianco dei maggiori protagonisti della scena teatrale. Del cast fanno parte anche Adriano Evagelisti, Adriano Giraldi, Roberta Formilli e Erika Puddu. La scenografia dello spettacolo è di Alessandro Chiti, i costumi di Teresa Acone e il disegno luci di Fabio Del Naia. Le musiche sono state composte da Massimiliano Forza, con gli arrangiamenti di Fabio Valdemarin. Foto di scena foto©Tommaso Le Pera.

Giovedì 14 Aprile 2011 ore 21.00
Quartetto Verdi
MUSICA DA CAMERA
Robert Schumann (1810-1856)
Quartetto per archi op. 41 n. 2 in Fa maggiore (1842)

Leos Janacek (1854-1928)
Quartetto per archi n. 2 "Lettere intime" (1928)

Ludwig van Beethoven (1770-1827)
Quartetto in Fa maggiore op.59 n.1 (1825-1826)

Quartetto "Verdi"
violino, Francesco De Angelis
violino, Lorenzo Gentili Tedeschi
viola, Roberto Tarenzi
violoncello, Claudia Ravetto
sabato 16 aprile 2011_04_16 ore 21

Teatro Lirico di Magenta
Hello Dolly!
Spettacolo fuori abbonamento
Compagnia Corrado Abbati

Biglietti: Platea poltronissima: 40 euro; Platea poltrona: 35 euro; Galleria: 30 euro
Una serata che certamente piacerà agli amanti del teatro musicale e non solo: sabato 16 aprile alle 21 al Teatro Lirico va in scena “Hello Dolly”, uno dei più famosi ed amati musical scritto da Jerry Herman e Michael Stewart proposto a Magenta dalla Compagnia Corrado Abbati.
Lo spettacolo, nato negli Stati Uniti, al suo debutto a Broadway superò le 3000 repliche superando il record di “My fair lady”. Ha fatto incetta di premi stabilendo un record con ben 10 Tony Award, (gli Oscar del teatro).
A decretare fin dalle prime rappresentazioni il successo di questo spettacolo è sicuramente, oltre alla trama briosa, allo sfarzo dei costumi, all’energia delle coreografie, la musica di Herman che si impose rapidamente nella memoria del pubblico. Il brano del titolo diventò ben presto una hit internazionale grazie anche al film con Barbra Streisand . Hello Dolly! è uno dei film musicali più costosi della storia che è riuscito a fare apprezzare questo musical in tutto il mondo vincendo, fra l'altro, diversi Oscar.
Dalle note del regista Corrado Abbati: Hello Dolly è una pietra miliare del teatro musicale leggero e benché sia nata oltreoceano ha una forte impronta europea che le deriva dall’avere nel copione una importante fonte letteraria così come era successo mezzo secolo prima per La Vedova Allegra di Franz Lehàr. Le due vedove, hanno in comune non pochi elementi: la figura intraprendente e autorevole di una grande protagonista, la gran baldoria di colpi di scena e di equivoci, l’esuberanza del galop di Herman che evoca il can can di Lèhar, il forte potere di reminescenza immediata della musica. Le due Vedove sono unite anche da un destino che ha come comune denominatore il grande successo e la straripante popolarità.

venerdì 29 aprile ore 21.00
Giovani in Concerto
Piccola Orchestra e Orchestra Giovanile Totem. Si tratta di un concerto particolarmente adatto ai giovani.
In programma: Marc-Antoine Charpentier (1643-1704) Preludio dal Te Deum
Ludwig Van Beethoven (1770-1827) Inno alla gioia dalla Sinfonia n. 9 in Rem op. 125
Paul McCartney (1942) Yesterday (arr. di Annamaria Barbaglia)
Henry Purcell (1659-1695) Ouverture, Rondeau, Air, Air (da Abdelazar Suite)
Niccolò Paganini (1782-1840) Andantino
Antonio Vivaldi (1678-1741) Variazioni su "La follia" op. 1 n. 12
Oskar Rieding (1840-1918) Concerto per violino in Si min Allegro moderato – Andante – Allegro moderato
  Maggio
Domenica 1 Maggio 2011 ore 11.00
Quintetto Antares
MUSICA DA CAMERA
Matinée "Concerto aperitivo" å

Robert Schumann (1810-1856)
Quintetto op. 44 Mi bemolle maggiore (1842)

Johannes Brahms (1833-1897)
Quintetto op. 34 in Fa minore (1864)

Quintetto "Artemis"
violino, Marcello Miramonti
violino, Michele Spotti
viola, Matteo Torresetti
violoncello, Francesco Martignon
pianoforte, Luca Buratto
Sabato 7 Maggio 2011 ore 21.00
Orchestra Sinfonica Città di Magenta
CONCERTO SINFONICO
(In abbonamento)
Concerto di chiusura

Giuseppe Martucci (1856-1909)
Notturno op. 70 n. 1 (1891)

Camille Saint-Saëns (1835-1921)
Concerto per violoncello e orchestra n. 1 in La min. op. 33 (1872)
I Allegro non troppo
II Allegretto con moto
III Un peu moins vite

Johnnes Brahms (1833-1897)
Sinfonia n. 4 in Mi minore op. 98 (1885)
I Allegro non troppo
II Andante moderato
III Allegro giocoso
IV Allegro energico e passionato


violoncello, Enrico Dindo

Orchestra Sinfonica "Città di Magenta"
direttore, Andrea Raffanini

CON I GRANDI ROMANTICI SI CHIUDE LA STAGIONE MUSICALE

E’ affidata all’Orchestra Città di Magenta diretta da Andrea Raffanini e a un programma dedicato a autori romantici e tardoromantici l’ultimo appuntamento con la stagione sinfonica 2011. Sabato 7 maggio alle 21 verrà proposto l’ascolto del Notturno op. 70 n.1 di Giuseppe Martucci (1856-1909), grande pianista del suo tempo considerato continuatore italiano del Romanticismo tedesco. Il Notturno è uno dei 4 “piccoli pezzi” per orchestra trascritto dall’autore da una precedente raccolta e contraddistinto da un tono soffuso e crepuscolare tipico del sinfonismo tardoromatico.
Protagonista del secondo passaggio del programma, il Concerto per violoncello e orchestra n.1 in La min op. 33 di Camille Saint-Saëns (1835-1921), è il violoncello solista Enrico Dindo, grande interprete e vincitore di numerosi concorsi internazionali che potrà dare sfoggio del suo virtuosismo nei passaggi salienti del concerto e in particolare nel movimento conclusivo.
Il programma si chiude con la Sinfonia n.4 in Mi minore op.98 di Johannes Brahms (1833-1897), l’ultima scritta dal musicista. “Un impeto inesorabile porta a conclusione questo autentico capolavoro che conclude il sinfonismo romantico originando problemi nuovi dopo aver segnato la tradizionale sinfonia ottocentesca del massimo grado di espressione conclude il sinfonismo romantico originando problemi nuovi dopo aver segnato la tradizionale sinfonia ottocentesca del massimo grado di espressione”, commenta Albert nelle note di sala.
Il cartellone musicale ha ancora in serbo due appuntamenti: due recital pianistici nella nuova collocazione dei "concerti aperitivo" alle 11 (concerto seguito da un rinfresco nel bar dei giardini adiacente al teatro). Il 22 maggio suonerà il pianista Luca Schieppati; il 29 maggio sarà la volta del pianista Fabio Napoletano.
 

Martedì 10 Maggio 2011_05_10 ore 21.00
DON CHISCIOTTE
Venerdì 20 maggio 2011 ore 21

Teatro Lirico
In occasione del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia
una produzione TOTEM in collaborazione con “Università del Magentino”
“VIVA VERDI”: la voce di un popolo.
La storia del Risorgimento attraverso le note di Giuseppe Verdi.

Protagonisti della serata:
soprano, Alisa Zinovjeva
baritono,Giorgio Valerio
pianoforte, Sachiko Yanagibashi
voce narrante, Andrea Raffanini

L’ingresso è libero fino a esaurimento posti.

Il programma prevede brani dalle più famose opere di Giuseppe Verdi, collocate nel contesto storico, sociale e politico dell’epoca:
Nabucco (1842): "Va', pensiero"
Nabucco (1842): Marcia
I vespri siciliani (1855): Sinfonia
Ernani (1844): "Si ridesti il Leon di Castiglia"
Macbeth (1847): "Pietà, rispetto, amore"
Il trovatore (1853): "Tacea la notte placida"
Il trovatore (1853): "Udiste ? Come albeggi"
Rigoletto (1851): "Pari siamo"
La traviata (1853): "Ciel ! Che discopro"
La traviata (1853): "Addio del passato"
La forza del destino (1862): "Pace, pace mio Dio" (soprano)
Don Carlo (1867): "Io morrò" (baritono)
La traviata: Preludio atto III

Note di Sala
Giuseppe Verdi è stato per più di cinquant’anni una figura di riferimento del panorama musicale internazionale. Durante la sua parabola creativa si sono svolti quei processi storici che hanno forgiato nel ferro e nel fuoco della armi la storia d’Europa e d’Italia in particolare. Insieme ad Alessandro Manzoni è sicuramente stato una delle figure che maggiormente ha contribuito a unificare l’Italia, prima ancora che da quello politico, dal punto di vista culturale. Già vent’anni prima che l’unificazione della nostra penisola fosse compiuta, il popolo italiano si sentiva tale intonando i cori delle opere verdiane che, da Nabucco in avanti, durante gli anni di preludio ai moti del ’48, hanno saputo leggere “l’indole [...] di una gente bisognosa di destini migliori”, come testimonia il Giusti scrivendo proprio a Verdi, e trasfigurare artisticamente quel senso di appartenenza ad una realtà nazionale che esprimeva la sua urgenza ormai in tante parti d’Europa. E così, quando gli impeti e gli entusiasmi si sono dovuti stemperare di fronte alla dura realtà di un percorso ancora lungo da compiersi, una volta di più Verdi ha saputo afferrare “il pensiero dell’epoca, il concetto dei tempi”, come Mazzini aveva profeticamente affermato decenni prima, rivolgendosi “ignoto numini” che “ravvolge dentro di sé il segreto di un’epoca musicale”. Forse proprio questa definizione, seppure inconsapevole, è quella che esprime meglio la capacità verdiana di leggere i tempi ed è ancora la sua genialità teatrale a far rivivere nelle opere successive quelle ansie interiori che pongono l’individuo spesso solo di fronte alla società e alla storia ma, soprattutto, di fronte a se stesso.
Fino alla sovrana risata finale del Falstaff, con quello sguardo ironico ma non privo d’affetto sull’umanità e sulle sue debolezze, Verdi rappresenta la Storia di mezzo secolo, non certo come racconto o cronaca, ma trasfigurandola nelle indimenticabili figure che popolano i suoi melodrammi, agitati dalle ansie che sono quelle di un popolo e dai sentimenti che sono quelli di un’epoca i cui anni cruciali per la nostra nazione sono proprio quelli in cui il motto “Viva Verdi” voleva unire una sentimento nazionale ormai consolidato con i fatti che ne dovevano suggellare la realizzazione storica.
Saranno perciò proprio le opere di Verdi ad accompagnarci nella storia di quegli anni, facendoci riscoprire il Risorgimento non solo dal punto di vista storico, ma delineandolo attraverso quei sentimenti e quelle emozioni che, vissuti nella straordinaria trasfigurazione musicale di Verdi, sono diventati nostro patrimonio immortale. Uno sguardo che vuole leggere la storia non solo attraverso i grandi avvenimenti, ma anche attraverso i sentimenti di un popolo che nella musica di Verdi aveva finalmente trovato la sua voce.

Andrea Raffanini

Domenica 22 Maggio 2011_05_22 ore 11.00
Luca Schieppati, pianoforte
RECITAL PIANISTICO
Matinée "Concerto aperitivo"

W...LIszTALIA!
concerto in occasione del duecentesimo anniversario della nascita di Franz Liszt

F. Liszt (1811-1886):
4 Valses oubliées
L´idée fixe, Andante amoroso su un Tema di Berlioz
Totentanz

G. Verdi (1813-1901) / F. Liszt (1811-1886):
Miserere dal Trovatore
Rigoletto, Parafrasi da concerto
Don Carlo, Coro di festa e Marcia funebre
Aida, Danza sacra e Duetto finale

pianoforte, Luca Schieppati

29 maggio 2011
ore 11

Domenica 29 Maggio 2011_05_11 ore 11.00
Fabio Napoletano, pianoforte
RECITAL PIANISTICO

pianoforte, Fabio Napoletano

Ultima proposta a chiusura della stagione 2011: il concerto aperitivo del 29 maggio alle ore 11 dedicato a Fryderyck Chopin (1810-1849) con protagonista il pianista Fabio Napoletano. In programma:
Improvviso in Fa diesis maggiore, op. 36 (1838)
Sonata n. 3 in Si minore op. 58 (1844)
I Allegro maestoso, II Scherzo: Molto vivace,
III Largo, IV Finale: Presto non tanto; Agitato
6 Mazurche
in Sol maggiore op. 50 n.1 (1841)
in Mi minore op. 17 n. 2 (1831)
in Mi maggiore op 6 n. 3 (1830)
in Sol diesis minore op. 33 n. 1 (1837-1838)
in Re maggiore op. 41 n. 4 (1838-1839)
in Do diesi minore op. 41 n. 4 (1838-1839)
Polonaise – Fantaisie in La bemolle maggiore op. 61 (1845-1846)
Al termine del concerto, come di consueto, al pubblico viene offerto un aperitivo all’aperto nell’area adiacente il teatro.

4 giugno 2011
ore 21

Basilica San Martino
Concerto per il 150° dell'Unità d'Italia

GIUSEPPE VERDI (1813-1901)
MESSA DI REQUIEM
(per l'anniversario della morte di Alessandro Manzoni - 22 maggio1874) per soprano, mezzosoprano, tenore, basso, coro e orchestra
soprano, Daria Masiero
mezzosoprano, Manuela Custer
tenore, Danilo Formaggia
basso, Paolo Pecchioli
Coro Sinfonico Giuseppe Verdi di Milano
Maestro del coro, Erina Gambarini
Orchestra Sinfonica “Città di Magenta”
Direttore, Andrea Raffanini
La serata è stata realizzata anche grazie al contributo di Graziella e Giuseppe Lisca in ricordo della figli Elisa.

MESSA DI REQUIEM
Per soli, coro e orchestra. Composizione1868-1874. Prima esecuzione: Milano chiesa di San Marco 22 maggio 1874 nell'anniversario della scomparsa di Alessandro Manzoni. Direttore: Giuseppe Verdi.
Requiem et Kyrie (quartetto solista, coro)
Dies Irae
Dies irae (coro)
Tuba Mirum (basso e coro)
Mors stupebit (basso e coro)
Liber Scriptus, (mezzosoprano, coro)
Quid sum miser (soprano, mezzosoprano, tenore)
Rex tremendae (solisti, coro)
Recordare (soprano, mezzosoprano)
Ingemisco (tenore)
Confutatis (basso, coro)
Lacrimosa (solisti, coro)
Offertorium (solisti)
Sanctus (a doppio coro)
Agnus Dei (soprano, mezzosoprano, coro)
Lux Aeterna (mezzosoprano, tenore, basso)
Libera Me (soprano, coro)

La Messa di Requiem di Giuseppe Verdi è sicuramente, oltre che una delle opere più suggestive e profonde del Maestro, anche uno dei monumenti della musica italiana di ogni tempo. In essa sono racchiuse tutte le principale caratteristiche del genio musicale verdiano e proprio l'intensità e l'espressività delle pagine che lo compongono ne fanno una summa della sua arte.
Il nucleo originario, costituito dal “Libera me Domine”, fu composto nel 1869; era il suo personale apporto alla composizione di una Messa da Verdi stesso proposta ai maggiori compositori italiani di quegli anni, come omaggio comune alla “gloria italiana” di Rossini, morto l'anno precedente. La notizia della scomparsa del “cigno di Pesaro” aveva profondamente segnato Verdi, che si chiedeva cosa sarebbe rimasto all'Italia quando sarebbe scomparsa anche “l'altra” gloria, ovvero Alessandro Manzoni. Fatto che avvenne da lì a pochi anni, il 22 maggio del 1873. La stima di Verdi per Manzoni era nota; la sua ammirazione era sia per il letterato, sia per il patriota che fu, sia per l'uomo in toto. La morte del poeta spinse il compositore a riprendere il brano originario e a farne il punto di partenza per un lavoro che avrebbe raggiunto le attuali forma e dimensioni. La prima esecuzione fu in occasione del primo anniversario della morte di Alessandro Manzoni, il 22 maggio 1874 nella Chiesa di S. Marco a Milano. Furono così idealmente riuniti in quella sera coloro che Verdi considerava le due più alte “glorie” italiane del secolo, ammirate nell'arte e nella persona e in quello che avevano saputo donare all'Italia finalmente unita.
Verdi concepì la messa per un quartetto di solisti, orchestra e coro. Il lavoro è formato da sette brani: Requiem e Kyrie Eleison, Dies Irae, Domine Jesu (Offertorio), Sanctus, Agnus Dei,Lux Aeterna e Libera Me, pezzo di straordinario impatto emotivo che conclude la messa dove l'accettazione del mistero della morte e della volontà di Dio viene espressa da un lungo dolcissimo acuto.
La Messa di Requiem di Verdi rimane uno dei vertici della produzione di un musicista che ha attraversato le vicende di un secolo e le ha sapute accompagnare con la sua arte, sempre attuale per più di cinquant'anni, nei quali ha vissuto da protagonista tutte le vicende che hanno visto la formazione della nostra nazione. Essa si inserisce a pieno titolo nella produzione verdiana dove il tema della morte, del destino, del rapporto tra uomo e Dio sono spesso presenti.
Questo lavoro è anche quello che unisce idealmente il compositore che ha aperto il XIX secolo e colui che lo ha chiuso, racchiudendo in sé la dedica a chi, con il suono e la forza delle sue parole, ha sempre posto la cultura e la storia della nostra nazione al centro del proprio pensiero: Alessandro Manzoni.

  Altre iniziative

11 NOVEMBRE 2010 pag.30
l'Informatore
Lirico, nomi importanti per la nuova stagione
Si comincia con Ferrari e Giordana
Nomi importanti per la settima stagione teatrale del Teatro Lirico di Magenta, che scatterà a gennaio e che vede sostanzialmente immutato il formai degli ultimi anni, impostato su due differenti proposte: Prosa e Altri Percorsi. La stagione di prosa sarà inaugurata da due grandi del palcoscenico, Paolo Ferrari e Andrea Giordana, interpreti di Un ispettore in caso Birling. Seguirà Suoceri sull'orlo di una crisi di nervi, una spassosa ed entusiasmante commedia con un altro cast d'eccezione, Gianfranco D'Angelo e Nini Salerno, insieme alla splendida Eleonora Giorgi.
Sarà poi la volta di un classico dei classici. Medea di Euripide nella splendida interpretazione di una straordinaria Pamela Villoresi. A chiudere la stagione di prosa altre due star da palcoscenico. Marco Columbro e Paola Quattrini, in Daddy Blues. Altri percorsi si apre con uno spettacolo colto e coinvolgente, tragicomico e metateatrale: Paladini di Francia della compagnia Ko-reja-Teatro Stabile d'Innovazione. Tratto dall'omonimo libro di Carmelo Samonà, il secondo titolo in cartellone è presentato dal Teatro di Ribalta per la regia di Antonio Vigano. Un monologo esilarante per sette personaggi scritto ad hoc su Arianna Scommegna da Piero Colaprico il terzo appuntamento in programma, Qui città di M., nella regia della sempre ottima Serena Sinigaglia. Una pièce davvero inaspettata il quarto appuntamento, La storia del Mago, che racconta una storia di attese, di gente in fila per apparire, disposta a credere a tutto, ad accettare e subire un potere vuoto e ingordo pur di compiacere il "principe" ed a farlo è nientemeno che che Enzo Jannacci, autore e regista di una pagina che vuole parlarci della vita come "... viaggio sperimentale che facciamo involontariamente e in maniera approssimativa..". Per chiudere il ciclo, Don Chisciotte della Filarmonica Clown.

articolo di Fabrizio Provera

Teatro Lirico di Magenta
Indirizzo: Via Cavallari 2 20013 - MAGENTA - MI
Telefono: 02/97003255
PREVENDITA abbonamenti e biglietti Orario apertura: martedì e giovedì 10-12/17-19 sabato 10-12
 
Stagione ufficiale: http://www.totemagenta.org
http://www.teatroliricomagenta.it/
 

Totem la tribù delle arti è un’associazione culturale che nasce a Magenta nel 1998 con lo scopo di promuovere e diffondere cultura artistica nel territorio. Le sue attività sono rivolte all’ambito della formazione, attraverso corsi e laboratori, amatoriali e professionali, di musica, teatro, poesia, scrittura, cinema, arte e comunicazione e a quello ricreativo, con la proposta di concerti, incontri, dibattiti, eventi, mostre. Nel 2000 fonda l’Orchestra sinfonica “Città di Magenta” e nel 2003 fonda il Coro Civico “Città di Magenta”, per i quali cura l’organizzazione, la promozione e il segretariato artistico.

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Teatro Lirico
via Cavallari 2

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informazioni e prenotazione posti :
Biglietteria (martedì e giovedì 10-12/17-19; sabato 10-12): 02 97003255
Ufficio stampa Totem: 335 769424
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Aggiornamento
del
24/05/2013

 

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