Vigevano, la Regione richiede i controlli per le auto inquinanti

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  • Pubblicato: Lunedì, 10 Dicembre 2018 10:06
  • 10 Dic

Il 9 giugno 2017 durante il G7 Ambiente, il Ministero dell’Ambiente e Lombardia, Veneto, Emilia e Piemonte hanno firmato l’Accordo di programma del bacino padano per il miglioramento della qualità dell’aria.

Le misure individuate riguardano il settore traffico, ai generatori di calore domestici a legna, alle combustioni all’aperto e al contenimento delle emissioni di ammoniaca dalle attività agricole e zootecniche.

La misura sul traffico prevede che i motori a benzina Euro 0 e i diesel euro 0,1 e 2 non possano circolare per tutto l’anno dalle 7.30 alle 19.30 nei giorni feriali e dalle 8.30 alle 18.30 nei giorni festivi. Dal 1 ottobre al 31 marzo in questi orari non potranno circolare neppure i diesel Euro 3 e i motori a due tempi Euro 1. Le restrizioni vengono allargate, anche ai diesel Euro 4  senza filtro antiparticolato, nel caso in cui le polveri sottili superino il primo limite di attenzione per 5 giorni consecutivi.

Le informazioni circolano dal 1 ottobre, la segnaletica è pronta e la Regione Lombardia chiede un rendiconto sull’attuazione del blocco previsto per le città con più di 30.000 abitanti.

La multa per chi usa un’auto che non può circolare nel giorno del blocco del traffico è naturalmente la stessa in tutta Italia, perché a stabilirla è l’articolo 13 bis del Codice della Strada. L’importo della sanzione, che scatta in seguito ad un blocco dei vigili urbani o delle forze dell’ordine, va da un minimo di 163 euro a un massimo di 658 euro. Ed è sanzionata anche la recidiva: chi ha violato il blocco negli ultimi due anni e viene riscoperto nuovamente, rischia la sospensione della patente da 15 a 30 giorni.