Sala Leoni: progetto per un nuovo centro per i giovani

  • Categoria: Territorio
  • Pubblicato: Mercoledì, 09 Luglio 2025 12:28
  • 09 Lug

La Sala Leoni di corso Giuseppe Garibaldi, inutilizzata da diverso tempo, potrebbe presto rinascere come centro di aggregazione giovanile. L’assessorato alle Politiche giovanili, guidato da Daniele Semplici, ha infatti presentato alla Fondazione Cariplo un progetto per il recupero dello spazio, con l’obiettivo di trasformarlo in un luogo dedicato ai giovani dai 14 ai 34 anni.

«Vogliamo creare uno spazio multifunzionale che offra opportunità di svago, crescita e partecipazione attiva», spiega l’assessore Semplici. Il progetto prevede la nascita di “Spazio Oltre”, un centro culturale aperto e condiviso, dove non solo verrà ristrutturato l’immobile comunale, ma anche le sue pertinenze esterne, oggi in stato di abbandono. «Sarà un presidio culturale intergenerazionale e transculturale, restituito alla comunità e gestito in sinergia con i giovani, che parteciperanno attivamente alla programmazione degli eventi», aggiunge.

La struttura interessata si estende su una superficie di circa 250 metri quadrati. Per la sua riqualificazione e per l’avvio delle attività saranno necessari circa 500mila euro. Se il progetto sarà approvato dalla Fondazione Cariplo, il 70% delle spese sarà coperto dalla fondazione, mentre il restante 30% sarà a carico del Comune.

Il complesso architettonico comprende tre edifici: la Sala Leoni (la parte verso il parco Parri), gli ex bagni pubblici e i locali dell’Associazione Ex Carabinieri. Il cuore del progetto è proprio la Sala Leoni, destinata a diventare uno spazio multiculturale con attività legate alla promozione letteraria, fotografica e musicale, affiancate da corsi e laboratori dedicati allo sviluppo cognitivo e sociale dei giovani.

Il programma prevede inoltre l’avvio di attività culturali a cadenza regolare, con eventi artistici, musicali, educativi e cineforum, pensati per stimolare la partecipazione e migliorare il benessere della comunità.

Alla progettazione ha collaborato un ampio partenariato: oltre al Comune, capofila dell’iniziativa, sono coinvolti anche Fondazione Caritas, Rete Cultura Vigevano, l’associazione culturale L’Urio, Astrolabio e l’Associazione Scacchistica Vigevanese.

La proposta è stata presentata entro la scadenza di maggio: ora non resta che attendere l’esito della valutazione da parte della Fondazione Cariplo.