Carcere: affidati i lavori per il 41-bis

  • Categoria: Territorio
  • Pubblicato: Lunedì, 08 Settembre 2025 10:41
  • 08 Set

L’istituto penitenziario di via Gravellona 240 sarà riconvertito in una sezione 41-bis, il regime di “carcere duro” previsto dall’ordinamento penitenziario.

Secondo fonti qualificate, il blocco principale del carcere accoglierà la nuova sezione 41-bis. Parallelamente, sul retro dell’istituto, è in corso la costruzione di un nuovo padiglione rivolto verso i campi. L’opera, finanziata con circa 13 milioni di euro del PNRR attraverso il Ministero delle Infrastrutture guidato da Matteo Salvini, potrebbe però avere una destinazione diversa da quella inizialmente prevista.

Le indiscrezioni parlano infatti di un cambio di rotta: non più i 80-120 posti detentivi originari, ma la creazione di un polo sanitario penitenziario.

«Se questa ipotesi dovesse essere confermata – commenta Barbara Verza, esponente del Partito Liberaldemocratico – il “caso Vigevano” avrebbe un impatto ben oltre i confini locali. Non si tratterebbe soltanto di modificare la destinazione d’uso di un padiglione, ma di istituire una vera e propria unità di Sanità penitenziaria, con équipe multiprofessionali gestite dall’ASST e coordinate da una cabina di regia tra Ministero della Salute e Ministero della Giustizia, seguendo il modello già sperimentato a Rebibbia, dove è stato recentemente attivato un polo analogo».

Ad aggiudicarsi l’appalto per i lavori di manutenzione straordinaria e adeguamento, necessari per ospitare detenuti sottoposti a tale regime speciale, è stata la Tecnoedi Costruzioni s.r.l. di Cirié (TO), con un importo di oltre 786mila euro. Alla gara hanno partecipato anche la Cefer di Vigevano, classificatasi al secondo posto, e la Società Immobiliare Mattioda Costruzioni di Cuorgnè (TO).

Come indicato nel disciplinare di gara, il cantiere, già consegnato, avrà una durata stimata di circa quattro mesi. Per consentire l’avvio dei lavori, i detenuti cosiddetti “comuni” sono stati trasferiti nella sezione AS3 femminile ad alta sicurezza, che fino a metà agosto ospitava le detenute. Queste ultime, di conseguenza, sono state dislocate in altre strutture.