Pgt: aumenta la quota di aree non edificabili

  • Categoria: Territorio
  • Pubblicato: Martedì, 23 Dicembre 2025 11:36
  • 23 Dic

Il nuovo Piano di governo del territorio (Pgt) di Vigevano approderà in Consiglio comunale il prossimo 30 dicembre per il primo passaggio formale, quello dell’adozione. All’interno della maggioranza è stato raggiunto un accordo che ha portato a una revisione delle previsioni urbanistiche, con un incremento delle aree non edificabili.

Il documento rappresenta il primo Pgt cittadino chiamato a confrontarsi con il parametro, vincolante, del risparmio di consumo di suolo previsto dalla normativa regionale. La legge stabilisce una soglia minima del 33 per cento, valore che il piano di Vigevano supera, collocandosi tra il 38 e il 40 per cento.

Il confronto politico si è sviluppato tra posizioni differenti: da un lato un approccio più prudente, sostenuto da Fratelli d’Italia, volto a evitare eccessive limitazioni allo sviluppo urbano; dall’altro una linea più restrittiva, promossa in particolare da Forza Italia, orientata a un maggiore contenimento del consumo di suolo. L’intesa raggiunta ha consentito di trovare un equilibrio tra le diverse sensibilità.

«È stata accolta la nostra richiesta, con un risparmio nel consumo di suolo attorno al 38 per cento», conferma il segretario cittadino di Forza Italia, Marco Demarziani, sottolineando come il risultato sia frutto di un accordo all’interno della maggioranza.

Nel documento di piano resta comunque il valore del 34 per cento inizialmente definito dai tecnici incaricati, mentre l’ulteriore riduzione deriva da altri interventi previsti nel piano delle regole. «Saremo tra il 38 e il 40 per cento – spiega il sindaco Andrea Ceffa – perché alcune aree vengono eliminate dalle possibilità edificatorie per mutate esigenze geologiche, mentre altre derivano da convenzioni urbanistiche scadute e non prorogate».

Il dibattito in aula si preannuncia contenuto. «In commissione – aggiunge il sindaco – sono arrivati apprezzamenti agli estensori del piano anche da parte della minoranza. Credo sia stata trovata una sintesi equilibrata tra l’esigenza di valorizzare i terreni, riducendo il consumo di suolo, e quella di non creare rigidità eccessive nello sviluppo della città».